Alessandro è un uomo meraviglioso. È generoso, leale, altruista, sensibile… semplicemente speciale! Scenografo, costumista, autore del blog “Il Marito dello Sposo” e da diversi mesi i suoi articoli sono pubblicati sull’ Huffington Post. Leggeteli: non li troverete mai banali e saranno sempre occasione di dibattito e riflessione.
Vi presento Alessandro!
Chi è l’uomo che vedi nello Specchio? Un bel signore che viaggia per i 50.
Che uomo sei? Buono, generoso, creativo…ma non stupido. Cercare di essere positivo e propositivo è un esercizio a volte impossibile, ma necessario per migliorare se stessi e la propria qualità della vita.
Come sei diventato l’uomo che vedi? Riflettendo.
Cosa ami e cosa odi del tuo passato? Per quanto riguarda odiare, non saprei nello specifico. Quello che ho fatto, l’ho fatto con i mezzi fisici e morali che avevo a disposizione e che comprendevo allora. Oggi molte scelte e azioni sarebbero diverse, ma è nella sana natura umana prendere distanze dalle situazioni che ci umiliano. Per le cose che ho amato, invece, amo la mia rigenerante e costante capacita di amare.
Ti piaci? e cosa ti piace di te? Sì mi piaccio, perché mi stimo, stimo il lavoro che ho fatto su di me per diventare l’ uomo adulto che sono e penso di essere fortunato ad avere un aspetto gradevole.
Cosa cambieresti invece? Nell’insieme niente.
Che rapporto hai con il tuo corpo? Alterno fasi nelle quali sono più attivo ad altre che sono di una pigrizia disarmante.
E con la bilancia? Non mi peso, mi regolo direttamente con i vestiti che indosso.
Come ci convivi con la taglia? Non sono alto e non sono magro, ma ho un corpo forte e attivo.
Che cos’è la bellezza e quanto è importante per te? La bellezza è un canone emozionale… e non bisogna limitarsi a cercare e commentare solo la forma: perché forma e sostanza sono indissolubili. Essere belli non significa necessariamente essere anche sexy.
Tu… e il cibo? Non mi piace cucinare, mangio un po’ di tutto e quando mi va.
A cosa non sai resistere, non solo a tavola? Dolci, vino rosso e passeggiata serale.
A cosa non sai rinunciare? Non rinuncio a niente, ho imparato ad assecondarmi con misura ed educazione.
Cosa piace agli altri di te e cosa piace a te degli altri? Sono empatico, comunicativo e ci tengo all’igiene personale…. questa cose mi piacerebbe riscontrarle anche negli altri.
Quanto conta il giudizio degli altri? Siamo animali sociali, il giudizio degli altri conta e ci condiziona, è da ipocriti confermare il contrario.
Cosa ti fa soffrire? Ovvio, la crudeltà.
Quale aggettivo ti da più fastidio in relazione al tuo corpo? Non sono più un adolescente, il mio corpo svolge le funzioni che può svolgere e io lo metto nelle condizioni di farlo… ho fatto pace con un sacco di cose, compresi gli aggettivi inopportuni delle persone.
Uomini e curve. Qual è la retta che li unisce? Essere definito Dad bod …ha il suo mercato 😉
Sei felice? La felicità è la capacità di emozionarsi percorrendo tutte le esperienze della nostra esistenza dal primo all’ultimo giorno… Sì, sono felice anche se a volte me ne dimentico.
Cosa ti rende felice? La consapevolezza che ho maturato nel saper lasciare andare, non trattenere nulla più del necessario e spero di riuscire a farlo anche quando verrà il momento di lasciare la mia vita.
Cosa ti manca per essere felice? Sono felice!
L’uomo in cui ti rispecchi di più? Pur amando e stimando mio padre, non ho un punto di riferimento preciso, è più un puzzle composto da varia umanità.
La canzone a cui ti senti più legato? Fortunatamente ne ho tantissime e di generi e periodi diversi.
Il film che ami di più? Come sopra.
La frase che ti racconta? “La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” (G. G. Márquez).
Cosa vedi davanti a te? Dipende su cosa focalizzo il mio sguardo.
Di qualcosa a te stesso. Daje!