
Francesca Sanzo è una donna meravigliosa. È nata e vive a Bologna e gestisce il blog Panzallaria, dove racconta aneddoti legati alla sua vita. Tra le miriadi di attività in cui è coinvolta, ci tengo a parlarvi del suo incredibile libro “102 chili sull’anima: la storia di una donna e della sua muta per uscire dall’obesità” – Edizioni Giraldi. Leggetelo! Vi assicuro, vi lascerà il segno.
Nel frattempo… vi presento Francesca!
Chi è la donna che vedi nello Specchio?
Francesca, una donna che agisce il cambiamento ogni giorno.
Che donna sei?
Solare, ombrosa, molto caparbia, chiacchierona, curiosa: una donna che si impegna ogni giorno per imparare qualcosa.

Come sei diventata la donna che vedi?
Sono il frutto di tutte le mie esperienze, quelle positive ma anche quelle negative e del tipo di scelta che ho agito per affrontare ognuna di esse.
Cosa ami e cosa odi del tuo passato?
Ho finalmente capito che il passato è un punto che non si può cambiare e posso agire solo sul presente, quindi tendo a non farmi questa domanda. Sicuramente amo la passione che ho messo in ogni cosa, odio la paura che mi ha frenato troppo spesso.
Ti piaci? E cosa ti piace di te?
Mi piaccio moltissimo: mi piace il mio approccio al mondo, mi piace il mio corpo che mi sono conquistata con grande fatica e determinazione.
Cosa cambieresti invece?
A parte il fatto che mi dispiace essere miope, non cambierei proprio nulla: sono io, diversa da chiunque altro e per questo speciale in ogni dettaglio.
Che rapporto hai con il tuo corpo?
Attualmente ho un ottimo rapporto con il mio corpo: sono uscita dall’obesità un anno fa, con un lungo percorso di rieducazione all’amore per esso che mi ha portato a perdere 40 chili e a riavvicinarmi allo sport. Lo curo, cerco di volergli bene e penso che sia uno strumento necessario per fare quello che voglio fare, così, come si farebbe per un’auto indispensabile a viaggiare, lo tratto molto bene.
E con la bilancia?
Come tutte le ex obese, ho un rapporto molto stretto con la mia bilancia: mi peso ogni mattina e se non lo faccio, mi rimane un po’ di inquietudine, perché sono un’anima tossica, portata un po’ alle fissazioni 😉 Oggi la mia bilancia “mi vuole bene”, ma non è sempre stato così. Quando pesavo 102 chili non mi misuravo mai, come se fosse solo la bilancia a potere confermare, concretamente, che avevo superato il limite (e non di bellezza, di salute).

Come ci convivi con la taglia?
Oggi benissimo, indosso una 42 e non ho particolari problemi a vestirmi: un tempo non entravo nei negozi perché non trovavo mai qualcosa che facesse al caso mio e di conseguenza non mi curavo più: un brutto circolo vizioso che impedisce alla persone “over” di acquistare il giusto equilibrio per accettarsi davvero.
Che cos’è la bellezza e quanto è importante per te?
La bellezza è nello sguardo di chi guarda, per ciò anche nello sguardo in cui ci guardiamo: se noi per prime riusciamo a valorizzare noi stesse, a sentirci belle per la nostra unicità, anche gli altri ci vedranno così. La bellezza è un “vestito”: importante per farci sentire a nostro agio al primo appuntamento, ma non indispensabile per fare colpo davvero.
Tu…e il cibo?
Sono stata bulimica da adolescente e ho avuto per tanti anni un rapporto disfunzionale con il cibo, come racconto nel mio libro “102 chili sull’anima: la storia di una donna e della sua muta per uscire dall’obesità”, edizioni Giraldi, il cibo è stato per molto tempo il mio migliore amico, ma non l’amico migliore. Mangiavo per rabbia e paura e sono ingrassata per questo. Oggi mangio per nutrirmi, per riuscire a correre (ho appena fatto la mia prima mezza maratona) e nuotare, per avere l’energia giusta per fare tutto quello che desidero.

A cosa non sai resistere, non solo a tavola?
Non resisto a una serata con gli amici, a una nuotata in un bel mare, al sorriso di mia figlia e alla mia voglia di scrivere.
A cosa non sai rinunciare?
So rinunciare a tutto, ma non credo sia mai utile “rinunciare”, preferisco scegliere 😉
Cosa piace agli altri di te e cosa piace a te degli altri?
Sono piena di energie e motivante (piace agli altri). A me degli altri piace l’empatia (quando c’è).
Quanto conta il giudizio degli altri?
Fino a 2 anni fa ti avrei detto che contava un buon 70%, oggi ti dico che sono scesa al 40%, conta ma dipende molto da quanto sono convinta io di stare facendo quello che mi sembra più giusto.
Cosa ti fa soffrire?
Il distacco.
Quale aggettivo ti da più fastidio in relazione al tuo corpo?
Sciupata.
Uomini e curve. Qual è la retta che li unisce?
Bisognerebbe chiederlo agli uomini. Io posso dire che a me le curve al posto giusto piacciono un sacco e spero davvero di mantenere sempre le mie.
Sei felice?
A tratti.
Cosa ti rende felice?
Un sacco di cose, a seconda degli ambiti.
Cosa ti manca per essere felice?
Non lo so, non credo nella “felicità” come assoluta. La felicità può essere solo a momenti. In questo momento mi manca una spiaggia, un sole caldo e un massaggio, per essere felice 😉
La donna in cui ti rispecchi di più?
Me stessa.

La canzone a cui ti senti più legata?
“You Learn” di Alanis Morisette
Il film che ami di più?
“Non ci resta che piangere”.
La frase che ti racconta?
Sono un puzzle di pezzi sparsi, ne manca sempre uno.
Cosa vedi davanti a te?
Incroci, occasioni, scelte, prospettive.
Di’ qualcosa a te stessa.
Non avere paura e continua a fare un passo alla volta!

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