
Laura è una splendida, simpaticissima e travolgente modella! È stata protagonista del famoso Calendario Beautiful Curvy 2015 curato e ideato da Barbara Christmann.
Sprizza voglia di vivere da tutti i pori e contagia tutti. Seguiamo il suo consiglio: “I trucchetti per vivere bene ci sono, a differenza delle bacchette magiche!”

Chi è la donna che vedi nello Specchio? Quella gnocca? Mo sono io! 😉
Che donna sei? Sono una donna solare come la mia Isola, la Sicilia. L’ho dovuta lasciare per formarmi professionalmente, e da 7 anni, oramai vivo a Milano. Amore e odio con Milano, così come con la Sicilia: nella prima ho trovato uno spazio in cui crescere e vivere esperienze professionali che mai avrei sognato potessero accedermi. Eppure questa corsa involontaria verso l’affermazione del proprio io, irrigidisce gli abitanti di questa luccicante città in un assurdo isolamento individualistico, che spinge me a rimpiangere la mia Sicilia, la mia città, i miei amici, la famiglia. Una medaglia a due facce.. Ma ho due facce anche io. Sono una Bilancia, un segno d’aria doppio e forte, creativo e giusto, buono, e quindi sfrutto l’era 2.0 condividendo in tempo reale con i miei cari amici e famigliari che ho lasciato giù, le gioie che ho trovato qui su.
Come sei diventata la donna che vedi? La donna che sono ora è il risultato dell’amore di una famiglia presente e amorevole, portatrice di buoni e cattivi esempi (come tutte le famiglie) attenta però alla lettura degli errori e al dialogo per riparare ed imparare. Dell’amore di amiche storiche (conosciute ai tempi dell’asilo) con le quali sono cresciuta nel confronto e nel sostegno costruttivo. Dal modo di amare da parte di quegli uomini che hanno incrociato il mio percorso, mi hanno regalato un racconto della loro vita che mi ha permesso di capire un po’ meglio come a volte va la vita. Al dono delle persone che mi hanno insegnato come rubare il sapere, con gli occhi, con le orecchie. Ma soprattutto grazie ai miei sentimenti: la Felicità di una bimba amata, l’ammirazione delle compagne di classe, l’incomprensione di alcuni professori, la libertà del primo viaggio da sola, l’ebbrezza della prima festa, la piccolezza della prima notte a Milano e la solitudine dell’ennesima passeggiata.

Cosa ami e cosa odi del tuo passato? Il mio motto è un detto siciliano appreso in un età in cui devi iniziare a decidere se vivere o rimandare ancora un po’. Titubante ho atteso il momento, ma poi, ad ogni occasione che mi si presenta da vivere mi ripeto: “è meglio diri chi sacciu ca chi sapia” (è meglio dire “è che ne so” che dire “è che ne potevo sapere io”!). Questo per dire, che odio qualcosa e ne amo altre, sì, ma rifarei tutto! Proverei ad essere simpatica i primi giorni di scuola e sarei nuovamente fastidiosa con chi vuole infastidire me. Forse avrei studiato altro, ma sono sicura che il nostro destino è più grande di noi, dobbiamo solo scegliere di vivere. Insegna di più un cattivo ricordo, una brutta esperienza, ne sono sicura!
Ti piaci? E cosa ti piace di te? Sì, mi piaccio. Ho un bel carattere, sono una bella persona, di compagnia, socievole, che riesce ad intrattenere discorsi da salotto, ho un bel aspetto, un bel viso, un’aurea gradevole e attraente, un po’ morbida e generosa certo, ma è una caratteristica che mi differenza da altre donne esattamente come le altre elencate.
Cosa cambieresti invece? Cambierei solo a livello estetico le mie cosce e le braccia. Invece il mio lato B ed il mio importante décolleté mi piacciono, così come sono, imperfetti e pesanti, segnati da diete e cambiamenti. Perché tutto sono riuscita a migliorare, qualità della pelle, dei capelli, densità marmorea del mio sedere.. oh! Ma quelle cosce restano lì fregandosene di diete, di palestre e di detox… Ma ho imparato a nasconderle, valorizzare altro lasciandole in secondo piano. I trucchetti per vivere bene ci sono, a differenza delle bacchette magiche!
Che rapporto hai con il tuo corpo? Lo amo, lo coccolo, lo curo, cerco sempre di presentarlo al meglio, per far dimenticare che qualche chilo in più possa essere un limite, ma far pensare che quei chili in più sono stupendi.

E con la bilancia? Lei è insieme a noi, lei ci guarda, ci aspetta, e ce la fa pagare se la mettiamo in disparte, invece ci premia se la usiamo ogni… ogni spesso. 🙂
Come ci convivi con la taglia? Lavoro nella moda, e mi fa rabbia che un corpo morbido debba essere ghettizzato. Si perché un negozio dove non ce niente per te è un negozio dove tu non puoi entrare. E questi negozi sono tanti! Ci sono brand che vestono corpi più morbidi, ma danno per scontato che debba essere il corpo di una nonnina.. e la nonnina non usa i jeans.. neanche i pullover.. neanche borchie, pizzi e strass! Se solo gli stilisti si rendessero conto che, con tutta la loro buona volontà e l’impegno nell’aiutarci e darci un motivo per dimagrire ed “entrare nei loro capi”, i loro capi costerebbero comunque tanto per le nostre tasche e quindi aggiungete quei 10 centimetri di stoffa in più sia in altezza che in larghezza. E che poi, finché non falliranno McDonald, Coca-Cola e la Nutella.. sarà difficile essere tutti scheletrici!
Che cos’è la bellezza e quanto è importante per la bellezza? I miei ricordi mi suggeriscono di rispondere che la bellezza è la bambina più smorfiosa e sorridente dell’asilo. Ė la ragazza meglio vestita a scuola. Ė la ragazza più atletica in palestra. È il sedere tondo che ti fa girare la testa per strada. Si può leggere tutto anche al maschile.. Non cambia nulla, lato B incluso! Ma poi la formazione scolastica mi suggerisce che, il bel vestito che possediamo ed il sedere tondo, sono il risultato di proporzioni e calcoli dati dalla natura e dall’uomo. Quindi la bellezza è armonia di forme, corpi pieni di curve dolci da sfiorare con lo sguardo, è proporzione in modo che tutti gli elementi siano eguali protagonisti della sinfonia. Mi riferisco al canone degli 8/8 di Policleto, ma vale anche il leonardiano uomo vitruviano, o la più moderna sequenza di fibonacci. Ma voglio far notare che dietro a una bellezza che può sembrerà futile, si nasconde una bellezza di mente e calcolo. Quindi per me il bello ė estetico ma è anche mentale. Inutile rispondere che la loro importanza sia necessaria se si vuole arrivare primi a qualcosa, se si vuole vivere in maniera diversa, perché un bel viso riuscirà ad avere più facilmente e velocemente dei favori, così come una bella testa troverà il modo più facile e veloce per raggiungere l’obiettivo.

Tu… e il cibo? Io sono siciliana: cannoli, arancione, panelle, anellini al forno.. rendo l’idea? Sono buonissimi e aver tante tentazioni sotto gli occhi, beh.. ogni tanto ne addenti qualcuno! Aggravante: mi piace cucinare e sono anche brava. Insomma, una buona forchetta e cucchiaio d’argento! Ma sin da bambina, la mia naturale morbidezza, che un giorno sarebbe stata altezza, spaventava i miei genitori e parenti. All’età di 4 anni iniziai ad essere seguita da un dietologo e a frequentare la palestra. Periodi di magra alternati a periodi di grassa in un contesto siculo. Ho provato tutte le diete, Non le elenco.. fidatevi, tutte! Sono il classico corpo yo-yo, un anno taglia 44 un anno taglia 50. Non ho un armadio, ma uno showroom.
A cosa non sai resistere, non solo a tavola? Sono una Bilancia, amante del bello, non so rinunciare ad un bel ragazzo, non so rinunciare ad un bell’abito, non so rinunciare ad un bel dolce.. poi sono belli e basta.. E hai perso solo tempo, soldi ma preso chili.
A cosa non sai rinunciare? Non so rinunciare a tutti i sacrifici fatti da me e dalla mia famiglia affinché io fossi così e qui oggi. Non posso rinunciare alla vita, alle belle esperienze e sensazioni. Non posso rinunciare alle persone che mi vogliono bene e che me lo dimostrano. Non posso rinunciare ad un lavoro che mi dia da crescere.
Cosa piace agli altri di te e cosa piace a te degli altri? Cosa piace di me non so.. so che a qualcuno piaccio ad altri no, ma nessuno mi prede! Cosa piace a me degli altri? L’unicità, la sensibilità. Per me conta poco l’aspetto, conta molto di più lo scambio mentale ed emozionale che posso avere con l’altro. Mi piace arricchirsi e cresce, migliorarmi e vivere nuove esperienze, ed è per questo che ho amicizie molto varie e diverse tra loro e talvolta anche da me.
Quanto conta il giudizio degli altri? Facciamo tutto in funzione del giudizio altrui. Siamo dei bravi figli per non deludere i genitori. Andiamo bene a scuola se non vogliamo brutti voti. Ci presentiamo bene per far si che la gente abbia un buon ricordo di noi.
Cosa ti fa soffrire? Mi fa soffrire la mancanza di giustizia, in tutti i campi (riemerge la bilancia).

Trovo ingiusta l’emarginazione, l’ho vissuta, poco ma quel tanto che basta a far capire e reagire. Prendo in esempio la discriminazione per un corpo, il mio, che già a 10 anni era come l’attuale. Le mie amiche vestivano Onyx ed io non ci entravo.. venivo discriminata prima dal mondo della moda e poi dalle mie compagne. Ma una madre intelligente mi ha insegnato a piegare a me la moda, personalizzandola e distinguendosi così dalle altre, ma ovviamente mi ha riportata in palestra e dal dietologo.
Quale aggettivo ti da più fastidio in relazione al tuo corpo? Brutta! Non lo sono.
Uomini e curve. Qual è la retta che li unisce? Non è una retta, ma una linea a forma di cuore! Gli uomini amano le curve. Ricevo tanti di quei messaggi ogni giorno! Grazie a Dio lavoro e sono sempre super impegnata, ma.. Non aggiungo altro.
Sei felice? Sì lo sono.

Cosa ti rende felice? La serenità. La serenità in casa, la serenità mentale, la serenità a lavoro, la serenità economica.
Cosa ti manca per essere felice? La serenità economica!
La donna in cui ti rispecchi di più? Siamo tutti unici. Vorrei che tra qualche anno il mio percorso possa essere paragonato a quello di altre donne, belle ed intelligenti che si sono create da sole, senza compromessi o comunque senza gravi compromessi.
La canzone a cui ti senti più legata? Sono diverse. La musica ė uno stato d’animo. L’artista che meglio esprime i miei sentimenti è il prolifico Vasco. Grande! Una vita spericolata, sempre al massimo, che prende le batoste delle conseguenze, ma poi, alla fine fino alla fine, è lì al suo Roxy Bar, come se nulla lo avesse cambiato.
Il film che ami di più? “Il favoloso mondo di Amelie” di Jean-Pierre Jeunet, una commedia francese con una romantica paladina della vita come protagonista, che lotta contro la sua timidezza e aiuta anche gli altri a superarla. Scene superbe, idee divertenti, ironico e malinconico.
La frase che ti racconta? Come dicevo a qualche domanda precedente “è mieglio diri chi sacciu ca chi sapia”
Cosa vedi davanti a te? Vede me, bella nella mia tanta tantezza!
Di qualcosa a te stessa. Viva la vita!

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