Di origini venete ma nata e cresciuta a Roma, Valentina Carpanese ha quattro uomini: Nicolas, Mattia, Leonardo e Simone. Sarà il ricordo delle loro continue “marachelle” il motivo principale di quell’immancabile sorriso sul suo viso?
Per l’intervista ci diamo appuntamento davanti scuola: io accompagno mia figlia Marzia (10 anni) alle elementari, Valentina porta Leonardo (5 anni, il più piccolo dei suoi tre figli) all’asilo. Ci sediamo a un tavolino di un bar e iniziamo a chiacchierare.
Valentina, di cosa ti occupi?
Sono un’agente immobiliare. Lavoro nel settore residenziale e commerciale: compravendite, locazioni e cessioni di aziende (F1Servizi Immobiliari Roma viale Europa, 98 Roma – Rea n. 1067351 CCIAA – uff. 06.62289.663 cell. 347.06.455.60).
Come è iniziata la tua carriera di imprenditrice?
E’ iniziata nel 2004, quasi per caso, come collaboratrice di un’azienda che si occupava di prestiti e mutui. In seguito ho deciso di mettermi in proprio e ho avviato l’attività di mediatore creditizio (prestiti personali, cessioni del quinto e mutui) affiancando anche l’attività immobiliare ma mirata solo alle aste giudiziarie. Adesso mi sono specializzata e mi occupo esclusivamente del settore immobiliare.
Quali sono, oggi, i problemi del settore immobiliare?
Sono molti. Il settore immobiliare risente in primis di una crisi legata al settore creditizio. La mancata concessione di mutui per politiche creditizie molto ristrette (spesso anche cavillose) impedisce al cittadino medio-piccolo di acquistare un immobile. Se vuole comprare casa deve poter contare solo sull’aiuto della famiglia. Il discorso è differente per il settore lusso che risente meno della crisi. Il cittadino agiato non ha problemi di erogazione di mutui o disponibilità in contanti, ma gestisce l’acquisto di un immobile con molta attenzione per evitare di finire sotto la lente del fisco. Gli stranieri, al momento, non considerano interessante il mercato italiano, soprattutto a causa dell’incertezza della tassazione. Altro problema sono i prezzi che nell’ultimo decennio, soprattutto a Roma, sono lievitati in maniera esorbitante. Oggi si assiste a un ridimensionamento dei prezzi, ma i proprietari non riescono ancora ad accettare questa realtà.
Consigli per chi acquista casa?
Tenere gli occhi aperti. Pretendere sempre chiarezza dall’agente immobiliare. Non tutti gli operatori del settore sono uguali, cercare sempre di affidarsi a professionisti seri, preparati e trasparenti. Prestare attenzione alle provvigioni, che devono essere congrue al lavoro svolto.
In quanto donna, ti sei mai trovata in una situazione imbarazzante con un cliente (proprietario e/o acquirente).
Per fortuna non ho mai ricevuto proposte indecenti durante l’attività lavorativa. Probabilmente perché non faccio acquisizioni tramite porta a porta. Io vengo segnalata da conoscenti ed ex-clienti e, quindi, difficilmente posso trovarmi in situazioni imbarazzanti.
Come gestisci il lavoro di imprenditrice, di moglie e di mamma?
E’ molto impegnativo. Sicuramente i miei figli risentono dell’assenza di una madre a tempo pieno. E’ vero che come agente immobiliare posso pianificare gli appuntamenti di lavoro, ma vista la difficoltà del mercato siamo tutti costretti a lavorare anche il sabato, la domenica, a fare tardi la sera, cercando di andare incontro il più possibile alle esigenze della clientela. Fortunatamente ho un marito che mi appoggia e mi supporta nella gestione quotidiana dei figli.
Cos’è per te la femminilità?
Per me la femminilità non è legata alla perfezione dei lineamenti ma si comunica con i gesti, con il curare il proprio aspetto fisico, con il gusto nel vestirsi. Una donna che emana femminilità non è mai sciatta o trasandata.
Quanto conta per te essere femminile?
Una persona non curata non ispira fiducia e professionalità. Secondo mia sorella, da quando svolgo l’attività di agente immobiliare sono più attenta all’abbigliamento, metto sempre i tacchi, curo con particolare attenzione le mani. In effetti cerco di essere sempre in ordine, nel lavoro è importante. Ci si vende con l’immagine. Essere piacevole, curata è una buona presentazione. Non sono, però, ossessionata dalla bellezza, che poi è altro rispetto alla femminilità.
Quanto tempo dedichi a te stessa come donna?
Sempre troppo poco!
Nel tuo ruolo di donna quanto tempo dedichi a tuo marito?
(ride) Tra il lavoro, tre figli, suocera e un appartamento di medie dimensioni i momenti di intimità con mio marito sono centellinati. E’ molto complicato (ride di nuovo).
Una mamma deve essere femminile?
Io vedo i miei figli guardare le mamme dei loro amici. Quando ne vedono una curata, gradevole, attenta al look la notano subito. Come notano immediatamente una mamma sciatta, vestita male, disinteressata alla femminilità. E, cosa ancora più importante, COMMENTANO.
Valentina, cosa ci metti nella vita?
L’amore per quello che faccio. Tutto si fa per amore. Se ciò che fai lo fai con amore, tutto riesce.