ANNA MAGNANI raccontata da Matteo Persica!

Vi presentiamo Matteo Persica, autore del libro ANNA MAGNANI. Biografia di una donna e fondatore dell’ Associazione Amici di Anna Magnani.

Il carattere fuori dal comune, il talento, la bellezza di questa straordinaria Donna hanno stregato Matteo, ma anche tutti noi!

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Come nasce l’idea di questo libro? L’idea del libro nasce da un documentario che girai nel 2007, proiettato il 21 aprile 2008 a Roma in occasione del centenario della nascita di Anna Magnani. Trovandomi tra le mani testimonianze inedite non ci ho pensato su due volte e ho colto al volo l’occasione. L’unica cosa che non sapevo era che avrei impiegato otto anni per portarlo a termine. Alla fine sono felice di averci impiegato così tanto tempo, la ricerca dei materiali e dei testimoni ha bisogno di tempo, tanto tempo.

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Nel tuo libro, oltra alla figura di attrice, emerge la Donna. Chi era Anna Magnani? Era una donna che non aveva paura di amare. Per amare intendo tutto: suo figlio, i suoi uomini, il suo lavoro, la vita. Ecco, se c’è qualcosa di importante da sottolineare è che lei ha sempre scelto la via più complicata, non è mai scesa al compromesso, ha scelto sempre di rimanere se stessa pur sapendo che non l’avrebbe portata ad essere una persona completamente felice.

Qual era l’idea di “Donna Vera” per Anna Magnani? La verità ha rappresentato l’essenza di Anna Magnani. Per lei essere veri significava non mettersi maschere ma far fede ai propri valori. Insomma se le mentivi, anche sulle piccole questioni, non potevi diventare suo amico. Mi sembra più che giusto.

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Anna Magnani oggi, in questa società. Cosa penserebbe? La generazione di Anna Magnani non si riconoscerebbe in quella di oggi. Hanno vissuto un’altra epoca, altri valori, altri modi di vivere. Per loro sarebbe solo uno strazio vivere ai nostri giorni.

Se dovessi consigliare un suo film, quale sceglieresti? Bellissima di Luchino Visconti. Avrebbe meritato un Oscar per questo film.

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Una sua frase da non dimenticare? Difendete la vostra Arte, sempre.

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Hai sempre desiderato di diventare uno scrittore? Come ci sei riuscito? I sogni vivono di sacrificio e duro lavoro. Soltanto in questo modo si può raggiungere uno scopo. Ho sognato, sì, ma ho anche faticato per realizzarlo.

Cosa consiglieresti a chi vuole perseguire un sogno “professionale”? Di non vederlo come un sogno. I sogni finiscono quando ci si sveglia..

Stai lavorando a nuovi progetti? Il prossimo libro sarà su Rino Gaetano. Non posso dire molto ma verrà fuori un lato differente, come è stato per Anna Magnani. Un Rino Gaetano di tutti i giorni e non quello che noi siamo abituati a vedere.

Matteo, cosa diresti ad Anna Magnani se fosse qui, adesso? Probabilmente chiederei un suo giudizio sul libro. “Signora Magnani, è un vero piacere conoscerla“. Preferisco non pensarci, anche perché poi dovrei aprire gli occhi per svegliarmi dal sogno.

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Mi chiamo Matteo Persica, sono nato a Roma nel 1982, e quattro anni fa scoprii la mia passione, la mia missione, che ha il nome di Anna Magnani.

Una passione che nel 2010 mi ha portato a costituire l’ Associazione Amici di Anna Magnani e che da quattro anni mi impegna a scrivere la biografia di questa artista straordinaria. Sarò passato mille volte davanti alla  Basilica di Santa Maria sopra Minerva, e a dire la verità quella facciata scarna non mi invogliava ad entrare in quella chiesa. Cosa devo farne della mia vita? Un giorno sentii pulsare insistentemente dentro di me questa domanda. Come per magia venni attratto all’interno della Basilica. Entrai e il  sentimento di sgomento e disperazione si attenuò. I dipinti, il soffitto, l’altare … e lo sgomento divenne serenità,  gioia. Ne uscii ispirato e sollevato. Dopo una settimana mi capitò l’occasione di occuparmi del centenario di Anna Magnani che da quel momento divenne la mia passione principale, o come amo definirla: una sana dipendenza.

Quando venni  a sapere che in quella Basilica vi erano stati celebrati il battesimo, la cresima, ed i funerali di Anna Magnani ne rimasi colpito e ricollegai  immediatamente i fatti. Forse fu il caso, ma io, ancora oggi, credo fortemente che ci sia un senso in questo episodio. Continuo  a crederci, con la disillusione di chi sa che non c’è un nesso, ma con la voglia e la speranza che ci sia.

Quella speranza di chi non ha mai smesso di sognare.

Ci metto l’impresa: Nella Limongi

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Nella è una donna eccezionale. Incredibilmente disponibile, sorprendentemente creativa, decisamente professionale. Per Nella “ogni donna ha diritto al suo abito, unico come lei, che rispecchi il suo stile, rispetti il suo corpo ed esalti le sue forme”. Vi consiglio vivamente di passare a trovarla da XLove: ve ne innamorerete all’istante!

XLOVE Curvy & Fashion – Via Adriatica 44/E – 86039 Termoli (CB) – 0875 71 4645

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Come sei diventata imprenditrice?

Per la mia passione per l’abbigliamento e il mondo curvy. Sono diventata imprenditrice nel 2009, paradossalmente proprio quando la crisi ha cominciato a manifestarsi in maniera esponenziale. Ma ero sicura e forte dell’idea che l’avventura nel settore Curvy mi avrebbe nel tempo dato ragione, anche se tra mille sacrifici.

I tuoi studi?

Sono diplomata in ragioneria, ho frequentato l’Università in Lingua e Letteratura Straniera e … a tre esami dalla laurea ho lasciato perdere per seguire la mia passione!

Da quanto tempo gestisci il tuo negozio?

Gestisco la mia attività dal dicembre del 2009. Ho iniziato in un locale di 35 mq! E man mano sono cresciuta.

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Gestire un’attività imprenditoriale, soprattutto in questo periodo, è complicato. Come fai?

Non è facile gestire un’attività imprenditoriale, e non nego che ci sono momenti in cui avrei voglia di mollare tutto, ma la forza di continuare la attingo dalla caparbietà del mio carattere e dalle mie clienti, che hanno piena fiducia nelle mie capacità.

Quante difficoltà hai incontrato durante questi anni di attività?

La difficoltà maggiore l’ho incontrata all’inizio facendo fatica nel farmi conoscere. Ma il passa parola è stato la mia salvezza. Ritengo che sia una delle pubblicità più positive che ci possano essere in questo campo. Sono stata la prima a investire in marchi di moda curvy molto particolari nel look e nei materiali utilizzati, totalmente sconosciuti alla clientela della mia zona. In più la gestione dell’acquisto delle merci differisce da molti altri negozi perché preferisco lavorare maggiormente con il pronto moda e non solo con i campionari, perché do la possibilità di far trovare capi nuovi ogni 15/20 giorni. Ma ciò che più mi ha differenziato rispetto agli altri negozi di taglie forti è stato il variare questi meravigliosi capi in base alla vestibilità di ogni cliente. Tutto questo l’ho realizzato attraverso un ottimo staff sartoriale che ha soddisfatto ogni mia (nostra) esigenza.

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Spiegati meglio, un capo confezionato può essere modificato presso XLOVE?

Può capitare che un capo di taglia forte non vesta perfettamente la cliente, così cerco di apportare delle modifiche (accorciando, stringendo, allargando, aggiungendo fasce di raso lavorato, pizzo oppure voile, ecc…). In questo modo il capo si modifica solo nei punti giusti, soluzione che non si potrebbe ottenere proponendo (come fanno tanti commercianti) semplicemente una taglia in più.

Possiamo dire che da XLOVE una curvy può non sentirsi “costretta” in una taglia?

Non solo. C’è anche molto altro. Un capo ci piace ma è un po’ troppo sbarazzino con quei volants? Detto fatto! Con qualche accorgimento vengono tolti e sostituiti con un nastro o una cucitura nascosta ben fatta. I classici leggings, immancabili nell’armadio di ogni donna, possono diventare eleganti con del pizzo macramè oppure essere indossati anche da ragazze molto alte con delle applicazioni glamour. Da XLOVE non ci sono limiti pur di soddisfare le mie clienti!

Ci tengo, però, a fare una precisazione. La necessità di modificare un capo non nasce da un difetto nel corpo di una donna. È tutta colpa delle aziende di moda che, per ragioni di economie di scala e di puro profitto, eseguono produzioni di serie. Le mie clienti non sono donne tutte uguali, come scatole di biscotti, sono uniche! E in quanto uniche, ognuna di loro ha bisogno di abiti che si adeguino al proprio corpo e non viceversa. Ogni donna ha diritto al suo abito, unico come lei, che rispecchi il suo stile, ed rispetti il suo corpo ed esalti le sue forme. Da XLOVE questo è possibile!

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La soddisfazione più grande da quando lavori nel negozio?

Passare ogni giorno nel mio negozio in compagnia delle mie clienti è una grande soddisfazione!

Essere una donna che fa impresa cosa comporta?

Essere donna che fa impresa comporta difficoltà e rinunce. Difficoltà nell’essere competitive, attente al mercato, intuire il cambiamento o la tendenza del momento, confrontarsi con la realtà che ti circonda e studiare nuove strategie che ti distinguano. Rinunce soprattutto per chi ha una famiglia a cui si sottrae tempo e affetti. Io mi reputo fortunata in quanto ho un marito e un figlio che mi hanno sempre seguita e sostenuta anche nei momenti di assenza e difficoltà … compreso Baz, il nostro bassotto.

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Che consigli dareste ai neo-imprenditori?

Visto il momento storico che stiamo attraversando non è facile dare un consiglio ad un neo-imprenditore. Posso suggerire di cominciare con un piccolo investimento in una piccola impresa. La tenacia e il sacrificio premieranno la sua crescita. Molto dipende dalle proprie capacità e … caparbietà!

Sei fidanzata, sposata?

Sono felicemente sposata ed ho un figlio di 11 anni.

Quanto tempo dedichi a te stessa?

Non dedico molto tempo a me stessa, ma sono altrettanto felice in quanto ho un lavoro che mi gratifica molto.

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Cosa fa di una donna una vera donna?

Una vera donna è colei che usa la sua femminilità nel modo e nel momento giusto al di là dell’aspetto fisico.

Cos’è la femminilità?

Femminilità è vita, comprensione, sensibilità, tenerezza e la capacità di saper usare corpo e testa in maniera giusta ed adeguata.

Nella, cosa ci metti nella vita?

Tante curve utili a noi Donne per mostrarci femminili anche con qualche chilo in più!

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Ci metto l’impresa: Federica e Laura

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Chi sono Federica e Laura? Eccole… Ve le presento!

Federica Montaquila – Bella, mora, sorriso accattivante. Di professione parrucchiera. Molto, molto brava!IMG-20151103-WA0010

Laura Gariglio – Affascinante, solare, sguardo penetrante. Di professione estetista. Non ne potrete più fare a meno!

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Come siete diventate imprenditrici?

Federica: Ho studiato e lavorato molto per imparare il mio mestiere ed essere indipendente. Molta passione e infinita dedizione. E con grande orgoglio il 18 agosto 2006 ho aperto il mio salone “Dacci un Taglio”!

Laura: Tra uno scherzo e una battuta ho ricevuto la proposta di gestire la parte estetica del salone di parrucchiera “Dacci un Taglio” dove già ero dipendente. Era il 2011. È iniziata così la mia avventura da imprenditrice e ho avviato “Vanity”.

Gestire un’attività in proprio è complicato. Come fate?

Federica: Cerco di dare sempre il massimo, non mi fermo e non mi abbatto mai. Mi aggiorno spesso cercando di soddisfare sempre la mia clientela.

Laura: Effettivamente non è semplice. Ci vuole molta forza di volontà. Ma se ami il tuo lavoro, tutti i sacrifici vengono affrontati con passione e i risultati arrivano sempre.

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Le soddisfazioni più grandi da quando avete aperto “il vostro negozio”?

Federica: La luce negli occhi delle clienti quando si guardano allo specchio dopo un taglio di capelli o un cambio di look. La loro soddisfazione è la mia soddisfazione!!!

Laura: Il sentirsi dire dalle clienti: “è inutile, come fai le mani tu, non me le ha mai fatte nessuno”; oppure “ne ho girate tante di estetiste, ma come lavori tu nessuno mai”. Grandissime soddisfazioni!!!

Qual è la carta vincente della vostra azienda?

Federica: Estrema attenzione alle necessità della clientela. Cerco sempre di ascoltare quali sono le esigenze e i desideri del singolo cliente.

Laura: A parte la professionalità, mi distinguo per la puntualità. E non è poco!

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Che consigli dareste ad una neo-imprenditrice?

Federica: Mettici il cuore.

Laura: Non avere paura e… affidati a un buon commercialista!

Essere una donna che fa impresa cosa comporta?

Federica: Tanto lavoro, ma altrettante soddisfazioni!

Laura: Comporta qualche sacrificio in più rispetto ad un uomo … ma abbiamo voluto l’uguaglianza!

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Single, fidanzate o sposate?

Federica: Sono fidanzata e mamma di una bimba di un anno.

Laura: Fidanzata da un anno e mezzo.

Cosa fate nel tempo libero?

Federica: Mi dedico alla mia famiglia.

Laura: Vado in palestra, mi dedico alla casa, alla cucina e, quando proprio sono al limite, vado a farmi coccolare con un massaggio.

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Quanto tempo dedichi a te stessa?

Federica: Purtroppo ho pochissimo tempo per me, ma cerco di non trascurarmi come donna.

Laura: Forse troppo poco. Ma dove lo trovo il tempo???

Cosa fa di una donna una vera donna?

Federica: La tenacia, la passione e l’equilibrio.

Laura: Il carisma e la sensualità.

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Cos’è la femminilità?

Federica: Per me la femminilità è la grazia nell’essere sexy.

Laura: L’essere completi in tutto … ed essere provocanti!

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Cosa ci mettete nella vita?

Federica: Tutta me stessa.

Laura: Famiglia, lavoro, soldi, amici.

Ci Metto l’Impresa: Francesca Carbone!

Francesca è un’esplosione di allegria, simpatia e vivacità, capace di rendere splendente anche una giornata di pioggia! È anche la proprietaria della boutique Carbone Piùdove vige un solo mantra, lo stesso del Curvy Pride: “La Bellezza non ha Taglia”!

Se vi trovate nei pressi di San Giuseppe Vesuviano passate a trovarla e abbracciatela anche da parte nostra!

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Francesca, parlaci della tua boutique di abbigliamento per Donne Curvy: CARBONE PIU’.

Carbone Più si trova nel centro cittadino di San Giuseppe Vesuviano, in provincia si Napoli: è un progetto al quale dedico quasi tutta me stessa…e potrei anche togliere il “quasi”! Il nostro segno distintivo è un ampio assortimento di brand che permette alle Donne Curvy di non rinunciare a nulla e di passare da uno stile all’altro ogni qualvolta lo desiderano. Per citare solo alcuni dei marchi che offriamo: Max Mara, Diana Gallesi, Elena Mirò, Persona by Marina Rinaldi, Chalou, Aprico, Opened e ….tantissimi altri.

Quali sono le novità fashion di questo autunno?

Da settembre entrano a far parte del modo di Carbone Più due nuove linee per le donne più giovani e alla moda: Max Mara Weekend e Emme by Marella. Adesso come non mai c’è solo l’imbarazzo della scelta!

Come sei diventata imprenditrice?

I miei nonni aprirono un’attività commerciale tantissimi anni fa. Ci misero un grande impegno, molti sacrifici, ma soprattutto tanta passione che ci sono stati trasmessi di generazione in generazione. Io ho solo seguito ciò che avevo nel mio DNA.

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In quale anno hai aperto il negozio?

Non l’ho aperto io, ma i miei genitori nel 1980 prima della mia nascita. Come ti accennavo, prima di loro i miei nonni avevano una loro attività commerciale (e anche le generazioni precedenti erano già affermati commercianti di tessuti).

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Quando hai deciso di lavorare nel negozio?

In realtà l’ho sempre saputo. Sono nata con la passione per la moda. Ma ti dico di più. Ho sempre amato rendere più belle le mie amiche, suggerendo loro un vestito da indossare, un accostamento di colore più adatto al loro incarnato, un capo che le valorizzasse al meglio. Poi la vicinanza di mia madre mi ha trasmesso l’amore incondizionato per il mondo curvy e per Carbone Più. Anche la scelta di laurearmi in Marketing e Comunicazione d’Impresa presso l’Università La Sapienza di Roma è stata presa nell’ottica del mio ingresso “ufficiale” dentro l’azienda CARBONE PIU’. Comprendere l’importanza delle nuove forme di comunicazione (convenzionali e non) e tutto ciò che ne consegue era di fondamentale importanza per la nostra attività.

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Da quanto tempo gestisci tu il negozio?

In maniera costante da 5 anni, ma fin da piccola ho praticamente vissuto nel negozio.

I tuoi genitori ti aiutano ancora?

I miei genitori sono ancora un grande supporto per me. La loro esperienza è la mia ricchezza!

Gestire un’attività imprenditoriale, soprattutto in questo periodo, è complicato?

Molto complicato, ma affronto le difficoltà con la grinta e il sacrificio che mi hanno sempre contraddistinto, cercando di apportare continue migliorie. Mi tengo sempre aggiornata partecipando a fiere specializzate nel settore curvy, soprattutto quelle presenti all’estero che a mio parere sono le più valide. Mi informo anche attraverso i curvy blog che si stanno diffondendo a macchia d’olio per comprendere sempre meglio le esigenze delle donne morbide. Metto in atto azioni e idee commerciali che attirino nuova clientela e che coccolino le mie amatissime clienti, ma soprattutto continuo a puntare su ciò che da sempre ho imparato a offrire: serietà, affidabilità e competenza.

Non resisto più. Devo farti questa domanda. Nella tua attività sei quotidianamente a contatto con donne morbide, tu hai una taglia 40. Come ti rapporti con loro? E loro con te?

Questa è una bella domanda! Per poterti rispondere occorre fare una distinzione. Le clienti affezionate, che mi conoscono da molti anni, si fidano di me e mi lasciano piena autonomia nella scelta del loro look (anche a volte di stravolgerlo!). Le nuove clienti sono molto diffidenti, quasi non mi considerano all’altezza perché non si sentono comprese da una taglia 40. Fortunatamente, grazie al mio carattere solare ed estroverso, riesco ad aprire una via di comunicazione che poi diventa fiducia!

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Come fai?

Viene da dentro. E’ l’amore per il bello che va al di là della taglia e dell’età. Quando una cliente entra nella mia boutique è una “persona” con le sue caratteristiche peculiari, uniche e distintive. Ha (come tutti gli esseri umani, modelle comprese) dei difetti da nascondere e dei pregi da esaltare. Io mi diverto a fare questo, semplicemente. A renderla unica, bella…se stessa!

Parliamo di te, sei fidanzata, sposata?

Felicemente fidanzata.

Cosa fai nel tempo libero?

Nel mio pochissimo tempo libero cerco di viaggiare con mia sorella (persona indispensabile per me!), associando allo svago la scoperta di nuove idee per il mondo curvy 🙂

Quanto tempo dedichi a te stessa?

Pochissimo. Dedico anima e corpo a questa attività…d’altronde io amo il mio lavoro!

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Cosa fa di una donna una Vera Donna?

La determinazione, l’indipendenza e la femminilità, intesa come eleganza nel portamento.

Francesca, cosa ci metti nella vita?

Gli ingredienti indispensabili nella mia vita sono: grinta, passione e coraggio!

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CIMETTOLIMPRESA – La signora Ada, Il Calice e … le magliette del Curvy Pride!

Abbiamo intervistato la signora Ada il giorno del Curvy Pride 2014, l’8 novembre 2014. Purtroppo due giorni dopo il marito della signora Ada ha lasciato questa terra, investendo di un grande dolore tutte le persone a lui vicine. Pubblichiamo oggi l’intervista e ringraziamo la signora Ada per un grande insegnamento di vita: le persone care si amano quando sono vive e accanto a noi per far sì che quando andranno in cielo non saranno sole, ma avranno sempre il nostro amore come compagno di viaggio.

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La signora Ada è una donna energica, affascinante, intelligente, intuitiva, brillante. E’ la proprietaria di un’accogliente e rinomata enoteca bolognese, il “Bar Il Calice”(via Clavature, 13/a – Bologna), a cui ha dedicato la sua vita. La ringraziamo di cuore per averci rilasciato questa intervista e per aver appoggiato il progetto Curvy Pride e la Fanep. Le nostre bellissime magliette sono un suo regalo. (Bar Il Calice – www.barilcalice.it – Email: barilcalice@gmail.com – Tel: 051236523) 20141108_125043 Quando ha aperto l’attività?

Signora Ada: Nel 1983, insieme a mio marito.

Chi fa cosa?

Signora Ada: E’ lui il boss. E’ eccezionale, ricco d’inventiva, ama profondamente il suo lavoro. E’ sempre alla ricerca di piatti nuovi che possano soddisfare il palato dei nostri clienti. Non si stanca mai di sperimentare, ricercare, stupire con accostamenti nuovi e saporiti. Io sono più pratica e mi occupo degli aspetti contabili e finanziari.

Per una donna cosa vuol dire fare l’imprenditrice?

Signora Ada: Ci vuole tanto sacrificio. Mai abbassare la guardia. Occorre essere sempre attenti a tutto, soprattutto quando ti confronti con le disposizioni comunali che non ti aiutano per niente. Basta una minima disattenzione e ti ritrovi a pagare multe e sanzioni per via delle innumerevoli disposizioni che un’attività deve rispettare. 20141108_125020 Quali sono i consigli che darebbe a una giovane imprenditrice?

Signora Ada: Puntare sulla qualità! Senza qualità si chiude subito. E poi tanta passione, tanto sacrificio e tanta attenzione. In questo momento non c’è nessuno che ti dà una mano. Bisogna metterci tutta se stessa.

La carta vincente di una donna imprenditrice?

Signora Ada: Combinare serietà e qualità nel lavoro. Le donne che sono serie, professionali e creative ottengono importanti risultati. 10624688_1491187457825852_5091746054179572430_n La sua vita privata?

Signora Ada: Sono sposata da 40 anni e ho due figli stupendi: un maschio e una femmina, Marco e Fabiola, professionisti nel settore ristorativo. Hanno iniziato a lavorare con me al Calice. Mia figlia si è sposata e vive lontano da Bologna. Mio figlio ha aperto un’osteria, Il Buco Di Vino (Via Garibaldi, 12 b/c – Minerbio – BO), che sta avendo un enorme successo e … spero che continui!

Come trascorre il suo tempo libero?

Signora Ada: Mio marito ed io non abbiamo tempo libero. Il nostro passatempo è pensare al nostro locale e al domani. Andiamo a casa e pensiamo: “abbiamo fatto bene o male? Cosa possiamo creare che oggi non c’è? Come possiamo soddisfare i nostri clienti?”. 10425149_1491187401159191_1526522558526443911_nTra le squisitezze che offrite nel vostro locale, qual è il piatto a cui lei è più affezionata?

Signora Ada: La lasagna!

Prima di salutarla, un’ultima domanda. Signora Ada, lei cosa ci mette nella vita?

Signora Ada: Amore, fantasia e lavoro! 8956_1491187461159185_6381501788400909142_n